L'amministrazione di sostegno è uno strumento giuridico di protezione finalizzato a tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, ossia la capacità che si acquista con la maggiore età di porre in essere validamente atti idonei ad incidere sulle situazioni giuridiche di cui si è titolari, (ad esempio acquisto o donazione di una casa), chiunque si trovi in condizioni di particolare difficoltà e ridotta capacità di autonomia.
Si pensi all'anziano che, pur mantenendo buone capacità di relazione e di comprensione della sua situazione, non è del tutto autosufficiente, all'invalido che non sia in grado di compiere alcuni atti, al malato psichiatrico che a seguito di adeguata terapia manifesti un buon grado di autonomia. Queste persone, pur conservando la capacità di agire e di compiere gli atti diretti a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana, necessitano di una persona, l'amministratore di sostegno, che abbia cura di loro e provveda a compiere le azioni necessarie per la gestione dei loro beni.
Condizione necessaria è che queste persone siano in grado di esprimere i propri bisogni, le proprie aspettative e aspirazioni al punto che il Giudice Tutelare e l’Amministratore non possono prescindere da esse.